Tuesday, September 18, 2007

Stampare o non stampare, questo è il dilemma

Continuano le turpi avventure del vincitore del primo Premio Caligola - Il potere gli ha dato alla testa. Come un re Mida al contrario, ogni volta che tocca qualcosa si trasforma in fame e miseria. Questo eroe dei poveri e degli oppressi avrebbe stanziato un budget per nutrire almeno quattro milioni di persone identificate come nutrizionalmente insicure.
Evviva quindi, la bontà trionfa! Non proprio, perché:
Il ministro delle Finanze Samuel Mumbengegwi ha annunciato all'inizio di settembre che il governo aveva messo da parte 347 miliardi di dollari dello Zimbabwe (circa 1,02 milioni di dollari USA al tasso parallelo di mercato) per comprare generi alimentari per 600.000 famiglie che erano state identificate come affamate, a causa dei poveri raccolti che sono seguiti ad una combinazione di siccità e di scarsità critiche di contributi.

La quota di bilancio pubblico allocata “potrà comprare meno,” ha detto John Robertson, un economista dello Zimbabwe, a causa della rapida svalutazione del dollaro dello Zimbabwe e della mancanza di valuta estera.

I tassi sul mercato nero stanno aumentando ripidamente, con un dollaro USA che costa ora circa 340.000 dollari dello Zimbabwe, un aumento intorno ai 120.000 Z$ per un dollaro USA da quando i fondi supplementari per l'assistenza sociale sono stati annunciati.

Renson Gasela, un esperto di agricoltura ed ex direttore generale del Grain Marketing Board (GMB), ha precisato che “in termini reali” i soldi assegnati dal governo per la distribuzione di alimenti basterebbero soltanto per circa 40.000 tonnellate metriche (mt) di cereali.

Per evitare la fame diffusa, specialmente nelle province più colpite di Masvingo e di Matabeleland sud e nord, il governo ha già comprato 500.000 tonnellate metriche (mt) di grano dallo Zambia e dal Malawi, lasciando un deficit netto di 600.000 mt per raggiungere i requisiti nazionali, secondo il quotidiano ufficiale, The Herald.
Che problema c'è? Il buon Bobby ha sempre in mano la stampante magica, tirerà fuori la banconota da un fantastiliardo di zio Paperone e tutto s'aggiusta. Oppure, basta un po' di fantasia e la soluzione si trova:
“La realtà è che le riserve di valuta estera della banca centrale sono state messe a dura prova e, come è accaduto in passato, la Reserve Bank of Zimbabwe sarà costretta ad andare al mercato nero per trovare la valuta estera tanto necessaria,” ha detto Robertson a IRIN (Integrated Regional Information Networks).
E se davvero compra la valuta estera al mercato nero per pagarsi i debiti, la candidatura anche per il prossimo Premio Caligola è assicurata!

(Approfitto per ricordare che eventuali segnalazioni per le candidature sono le benvenute).

1 comment:

Anonymous said...

Genius at work